Nome e Cognome?
Cristel Caccetta
Segno Particolare?
Comunicat(T)rice. Nata sotto il segno dei gemelli percepisco tanto, in ogni cosa che faccio, l’influenza del pianeta Mercurio, considerato nella mitologia greca il Messaggero degli Dei.
Credo che in ognuno di noi ci sia la scintilla del divino e comunicando possiamo trasmettercela e dare all’altro quell’elemento utile per elevarsi: dunque la comunicazione è essenziale per questo processo.
Ho iniziato a studiare danza da piccola, perché volevo esprimermi, ma ballare non mi bastava, volevo dire la mia, così ho cominciato a scrivere, ma neanche questo mi bastava, volevo sentire quello che sentivano i personaggi che inventavo, per comprenderli ancora di più, così ho cominciato ad interpretare le vicende che scrivevo, inizialmente nella mia stanza, sola. L’incontro con la recitazione è stato per me illuminante. Ho capito che dovevo cercare un corso di teatro, perché comprendendo le vite altrui avrei potuto, comunicare al meglio i messaggi che apprendevo, dalle loro vicende, dai loro errori, dalle scelte. È meraviglioso vivere la vita di qualcun altro, mettersi soprattutto nei suoi panni, empatizzare con lui, per poi raccontarlo attraverso sé stessi.
La tua “prima volta”?
Mi vengono in mente tante prime volte, perché ogni volta che ti approcci ad un progetto e personaggio bisogna ricominciare da capo. Tutto è nuovo. Però la mia prima volta sul set è stata importante. Era il 2004, ero stata scelta da Paolo Sorrentino come danzatrice per ballare durante le scene della festa, nella Grande bellezza. In quel periodo mi sentivo ancora “spezzata”, non sapevo se continuare con la danza o intraprendere definitivamente la carriera d’attrice, ma una volta cominciate le riprese, ho capito. Ho scelto. Quello era il mio posto.
Ho avuto la conferma di quanto fosse necessario per me investire la mia vita ed energie per raccontare storie.
Cos’è per te la recitazione?
Per me la recitazione è un mezzo per conoscere, studiare, approfondire le dinamiche dell’essere umano e poterle trasmettere.
Quando al termine delle scuole medie dovevo decidere che percorso intraprendere ero indecisa tra il Lico Classico e il Magistrale Pedagogico, dopo il primo avrei proseguito con la recitazione, dopo il secondo con gli studi in psicologia. Ad oggi sento che le due strade si sono incrociate inevitabilmente, poiché recitare implica una continua analisi di sé stessi e non solo.

Una cosa di cui sei orgoglioso?
La capacità di guardare oltre, che mio padre ha provato a trasmettermi da quando ero piccola. Questo mi ha permesso di cercare costantemente risposte, di non fermarmi mai davanti alle apparenze. Anche quando mi approccio ad un personaggio cerco sempre di scavare, per capire da cosa dipende il suo modo di reagire, sia come attrice, sia come scrittrice.
Un’occasione perduta?
Sono dell’idea che siamo “dove“ dobbiamo essere, tutto ciò che è utile, affinché la nostra anima possa elevarsi, accade. Dunque non mi viene in mente nulla, mi fido delle scelte prese.
Una figura che t’ispira?
Fino a qualche mese fa ti avrei risposto mia sorella, da lei ho sempre attinto per crescere come persona e artista. Oggi, però, mi rendo conto che molte persone o figure m’ispirano, mi piace osservare, prendere e magari cambiare quando è necessario, idea, atteggiamento, modo di vedere le cose.
Con quale aggettivo descriveresti il tuo lavoro?
Camaleontico. Sento di avere un’innata capacità di adattarmi alla circostanza. Mi viene in mente MALA VIDA il libro pubblicato nel novembre del 2019, e penso ad un altro romanzo che sto scrivendo in questo momento insieme ad un collega, sono così diversi.
Questo potrebbe far pensare ad una mancanza di identità, ma io non sono gelosa della mia identità, al contrario provo a mettermi al servizio del progetto, della storia e del personaggio, come scrittrice, come attrice.

Perché acquistare una tua opera?
Le mie opere raccontano di persone che provano ad evolversi, ad andare oltre la propria condizione sociale, psicologica, emotiva, spirituale, sono personaggi autentici, contorti, ma credo che la mente umana lo sia. Dunque ci si può immedesimare. È tangibile il loro percorso irto di ostacoli, che sono in realtà occasioni necessarie per fare quel passo.
Progetti per il futuro?
Vincere la battaglia contro il mio Ego, dunque raggiungere la libertà quella vera e l’imperturbabilità dell’anima e tante storie da raccontare per continuare a dare.

Cristel Caccetta (classe 1990), studia danza classica e contemporanea sin da piccola.
Contemporaneamente alla danza alimenta anche la passione per scrittura.
Nel 2008 pubblica il suo primo libro “Attraverso la sua anima… tremo”(Pensa editore).
A diciassette anni debutta come attrice e autrice nello spettacolo “Ma-Donne” con la regia di Ippolito Chiarello.
Travolta dal teatro, arriva a Roma con l’unica certezza di voler fare l’attrice. Non dimentica però la passione per la danza e comincia a studiare hip-hop con il Coreografo Simone Ginanneschi, diventando così componente della compagnia Bounce Factory.
Nel 2012 si diploma a “Teatro Azione”, accademia di recitazione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco.
Nel 2013, prende parte a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, come componente del corpo di ballo. Nello stesso anno interpreta il ruolo di Elena, protagonista della serie-web M.E.D.S.
Nel 2014 veste i panni dell’Attrice in “Girotondo” di Arthur Schnitzler con la regia del regista emergente Simone Giustinelli. Nella primavera del 2015 porta in scena al Teatro Arciliuto, in occasione dell’evento Live Book, un Reading estratto da MALA VIDA, il suo secondo romanzo, edito da Leggereditore (Fanucci) nel novembre del 2018.
Nell’estate 2015 Marco Ponti la sceglie per interpretare il ruolo di Carmelina nel film “Io che amo solo te”, tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini.
Interpreta il ruolo di Maria Callas nel programma “Artists in Love”, in onda su Sky Arte, con la regia di Fabio Mollo.
Nel 2016 diventa membro di “Dignità autonome di prostituzione”, spettacolo di Luciano Melchionna da un format di Cianchini/ Melchionna.
Nell’estate del 2017 Maria di Biase e Corrado Nuzzo la scelgono come co-protagonista nel loro primo progetto cinematografico
“Vengo anch’io”(Produzione Tramp Limited, distribuzione Medusa).
É attualmente direttrice e insegnante del corso di recitazione presso DAMUS ACCADEMIA (Lecce), e impegnata nella scrittura di due nuovi progetti.