Perché POLAROID?

Perché POLAROID? Immagino sia la prima domanda che vi viene in mente.

Nel raccontarvelo voglio partire da un pezzo della mia storia personale.
Mi occupo di comunicazione, ho 27 anni e vivo a Vienna.
Ho incontrato Davide, la mente di questo progetto, a Roma durante un master post universitario, in una classe piena di energia, curiosità e con un forte interesse verso il mondo della creatività e dell’arte.

Durante l’anno trascorso insieme, questa classe ha vissuto insieme tante esperienze nuove, scambi, viaggi, alti e bassi. Direi più alti che bassi, perché abbiamo saputo trasformare ogni basso in una svolta positiva, in un’esperienza nuova, in una forza che ci ha portati a trovare nuovi obiettivi.

Supportandoci, ascoltandoci e imparando cose nuove l’uno dall’altro, ognuno ha contribuito ad offrire comprensione, amicizia e bellezza. Dalla stessa energia è nato e cresciuto anche questo sito.
Abbiamo lasciato segni particolari nelle vite di ognuno di noi, proprio come fa la fotografia.

Credits: Alessandra Augustin, Roma, 2018

Perciò, tornando alla domanda: perché POLAROID?

Cosa vi viene in mente quando pensate alla fotografia polaroid? La macchina fotografica vintage? Le costose foto istantanee? Il fatto che non si possano esporre alla luce appena scattate? Pensate subito alle fotografie che vanno di moda? Che non si possono più modificare o che si ha disposizione solo una scatto alla volta? Oppure vi vengono in mente le nuove tecnologie per semplificare e velocizzare i processi fotografici polaroid?

Mi sembrano buone idee… ma forse ci sfugge qualcosa di più importante.

Avete mai pensato che la fotografia polaroid è un atto di curiosità e di semplicità allo stesso tempo?
Come spesso accade, il significato non si evince solo dalle cose più evidenti, ma si tratta di scavare un po’ più in profondità .

La fotografia polaroid ti costringe a cercare e a riflettere. Non si possono provare tanti scatti diversi per vedere come viene meglio la foto. Dopo lo scatto non puoi cambiare i colori e nemmeno puoi ritagliare. Con la fotografia polaroid ci si deve ovviamente adattare alla macchina che si ha in mano. Sono foto quadrate? Allora si cercano oggetti e dettagli che stanno bene in una foto quadrata. Che tempo fa e come sono i colori dell’oggetto che voglio fotografare? Ogni foto scattata con una macchina fotografica polaroid fa rischiare e provare nuove cose e il risultato sorprenderà sempre perché non sarà mai come te lo aspettavi. Come piccoli viaggi nella nostra testa, riprodotti da una macchina fotografica, di cui solo dopo si vedrà il risultato. Non si ha uno schermo dove vedere esattamente quello che si vedrà nella propria fotografia. Dopo averla scattata, non la si può né cancellare né modificare.

E a pensarci bene, queste caratteristiche le ritroviamo anche nella nostra vita, nelle decisioni che prendiamo e nei passi che si compiono. Anche in queste occasioni ci si assume le proprie responsabilità. Con le polaroid, si fa esattamente questo: si valuta la situazione in cui ci si trova sotto punti di vista diversi.

La fotografia polaroid invita a guardare più attentamente e più dettagliatamente ciò che ti circonda. Si hanno certe risorse da utilizzare nel modo che si preferisce, in base all’obiettivo che si vuole ottenere. Gli scatti sono limitati, quindi si inizia a riflettere su che cosa si vuole comunicare, da che cosa saranno influenzate e come usciranno le fotografie.

Gli articoli della rubrica POLAROID toccheranno perciò temi diversi e rappresenteranno in poco spazio l’essenziale, come fanno le fotografie polaroid.

Attraverso questa rubrica non ci si soffermerà alla superficie di avvenimenti o situazioni, ma se ne scoprirà una parte speciale.

Dando vita ad angoli, eventi, città, persone, idee e pensieri diversi e analizzando questi ultimi con originalità e autenticità, quasi come un’opera d’arte.

Il risultato alla fine sarà una sorpresa. Catturando momenti e ricordi e lasciando a voi la scelta, se appenderli al muro o se metterle in un cassetto, proprio come con le foto polaroid.