Sezione Italia: Cinzia Curti e Italica TV Un’intervista

Quando e come hai iniziato ad occuparti di cultura?

Si può dire che fin da piccola sia stata stimolata ad occuparmi di cultura ma la vera svolta avvenne nel 1982 quando iniziai ad occuparmi dell’impaginazione e della realizzazione delle foto di un notissimo mensile d’arte. Fece seguito l’impaginazione del libro “Artista chi sei?” costituito dalle interviste ai pittori più noti dell’epoca: Guttuso, Cascella, Annigoni…
Poi iniziai ad occuparmi di produzioni video ed i filmati che più mi appassionavano erano quelli di arte e turismo. 

Perché hai scelto questo ambito?

Non è stata una scelta lavorativa piuttosto una scelta istintiva, di passione. Mi interessava e mi piaceva (e mi piace tutt’ora) occuparmi di bellezza.

Che cos’è Italica Tv e quali sono i suoi obiettivi?

ItalicaTV è un videoportale che intende valorizzare arte cultura e paesaggio italiano. Un contenitore specializzato ma non monotematico che si occupa di mostre ed eventi, musei e siti archeologici, paesaggi e luoghi. Soprattutto quelli meno noti ma non per questo meno suggestivi. Essendo sul web è visibile da chiunque abbia una connessione internet. L’obiettivo primario è quello di far conoscere il Paese più bello al mondo: l’Italia. Soprattutto agli italiani stessi. Siamo molto attenti alla qualità dei filmati e dei contenuti che sono sempre votati alla positività: di televisioni, giornali e siti web dedicati a denuncie e lagne ce ne sono già molti altri e mi sembrano abbastanza.

Di che cosa ha bisogno il mondo della cultura per ripartire?

Il discorso è abbastanza complesso… innanzitutto auspicherei che il mondo della cultura  sfruttasse questa occasione per perdere alcune attitudini autoreferenziali e statiche. Vorrei che finalmente cogliesse l’occasione per approfondire l’espressività che le nuove tecnologie oggi ci consentono di sfruttare (realtà aumentata e virtuale, installazioni interattive, ambienti immersivi, videomapping, visori VR…) e inoltre mi piacerebbe che venissero sperimentate tutte le nuove forme di comunicazione che, a quanto pare, ha scoperto solo ora. Come tutte le nuove scoperte ha portato con sé entusiasmo ma anche molto dilettantismo e approssimazione. In questi giorni abbiamo assistito ad una “comunicazione fai da te”: iper-offerta di filmati di tutti i generi, dirette podcast, webinair…

Molte cose belle e ben realizzate ma altre lunghe e prolisse o esageratamente “tecniche” (anche quando erano destinate al largo pubblico), filmati di qualità pessima, fatti con telefonini traballanti e montaggi improbabili… Ogni media ha i propri tempi ed i propri linguaggi: occorre pensare alla figura di esperti della comunicazione che affianchino gli esperti scientifici mentre invece è il tema più trascurato… è considerato un optional.

 

Italica Tv presenta: Fondazione Sicilia Integrale

Come immagini il futuro?

Spero in una seria rivalutazione della incredibile varietà di beni culturali di cui disponiamo puntando soprattutto sulla valorizzazione e comunicazione rivolta ai luoghi cosidetti “minori”. Ciò potrebbere consentire anche di risolvere le enormi disparità che esistono tra luoghi con miriadi di visitatori ed altri quasi sconosciuti ai più. Spero anche che questo fermo forzato costringa a dei seri ripensamenti circa l’organizzazione di presunti “eventi culturali” di spessore bassissimo, che vengono organizzati in musei o luoghi trasformati in meri contenitori che debbono “sfornare” numeri di visitatori da esibire. Eventi spesso decontestualizzati e scollegati dalla tipologia e dal contenuto del museo stesso. Quindi, ancor prima che i budget, servirebbe una linea d’azione, una visione coerente di cosa si intenda per cultura. Ultimamente l’impressione è quella di essere in un frullatore dove tutto si amalgama ed uniforma, dove tutti fanno tutto e si finisce così col perdere la peculiarità di ogni luogo, museo o del relativo contenuto.

 

Un consiglio ai più giovani?

 

Occupatevi dei beni culturali con lo stesso spirito che utilizzereste per seguire la vostra più grande passione e non solo “tanto per fare un lavoro”.

Italica Tv presenta: Fondazione Francesco Messina

Un libro che tutti dovremmo leggere?

 Perché un libro? Leggetene cento, mille… guardate film, siate curiosi, sperimentate e soprattutto vivete!

Cinzia Curti è nata a Milano dove vive e lavora.Dal 1988 al 1998 si occupa della pianificazione di campagne pubblicitarie nazionali e locali; realizza programmi televisivi per RAI 3, Videomusic ed una serie di televisioni regionali. Inoltra produce spot pubblicitari, sfilate di moda, video aziendali ed istituzionali, documentari.
Nel 1998 fonda il primo canale televisivo satellitare in chiaro dedicato alla valorizzazione dell’ ltalia con particolare attenzione agli aspetti culturali che dirige fino al 2004. lnizia ad occuparsi dì produzione digitale ed internet e nel 2005 nasce ITALICA TV: una web tv che unisce alla possibilità di erogare in tempo reale e a richiesta filmati in ogni luogo del mondo, con il fascino di un brand di valore mondiale: la cultura, l’arte, l’ingegno italiano. Una vera e propria Tv declinata sul web. Non un portale testuale con qualche filmato, ma l’esatto contrario. Un canale emozionale dove la qualità delle immagini e dei contenuti possano coinvolgere indipendentemente dalle spiegazioni testuali.